E’ l‘8 marzo e siamo alle solite:
- Quelli che dedicano con liceità fanciullesca “a tutte le donne che ci sopportano tutti i giorni”
- Quelli che ne approfittano per mettersi sul podio del cazzo – in senso freudiano of course – per sentenziare “auguri alle donne vere e non alle zoccole!”
- I California Dream Men che appaiono simultaneamente su tutte le discoteche d’Italia.
- Le aziende che colgono l’occasione della festività artificiale* per racimolare un po’ di visibilità.
Sull’ultimo punto ovviamente non c’è nulla di male (nemmeno sull’1 e il 3), o meglio: non ci sarebbe nulla di male fintanto che l’operazione di turno si svolgesse entro il perimetro che parte dall’innocuo e termina nel buon senso.
Algida cerca di fare un pensiero carino sfornandoci un fiore fatto di gelato.
Sarebbe anche stato simpatico, ma forse, soprattutto visti i recenti trascorsi di Ikea, optare per un gusto diverso dalla cioccolata…
Fiat in compenso… non ce la fa, non ce la può fare.
Magari non era il caso di offendere, proprio l’8 marzo, le donne prendendole in giro su cliché triti e ritriti.
Forse l’obiettivo della comunicazione era aumentare l’empatia della controparte maschile che sorride da buon commilitone.
Forse Fiat non ha ben presente come sono fatti gli esseri umani (ancor prima che consumatori):
– l’uomo si sarà già dimenticato tutto in giornata e la prossima auto sarà decisa in base ai consumi
– la donna in compenso se la lega al dito per il resto della vita e si fionda dalla concorrenza
Un altro caso, anche se probabilmente non si è verificato esattamente l’8 marzo, è quello riportato dallo spassosissimo Amo il web, non ricambiato.
A mio modesto avviso, paiono intuizioni poco felici dato da un approccio, come dire… altmodisch?
Non vorrei scadere nella retorica sui vecchi rincoglioniti rimasti alla commedia sexy anni ’70 sulla gerontocrazia, quindi chiudo per par condicio con un video di un diversamente giovane.
(*) per artificiale intendo l’aspetto più commerciale dell’8 marzo che esula completamente dalla commemorazione delle 129 operaie morte in questa tragica circostanza.
Update: l’evento che ho riportato si tratta di un falso storico.