Vi riporto un post comparso su Italian Startup Scene

Oggi incontro con un rappresentante del Ministero dello Sviluppo in quel di Salerno, alla Camera di Commercio. Oltre che della regolamentazione del CrowdFunding, si è parlato anche del tanto discusso “decreto restart italia”, dedicato alle Startup. Subito mi è balzato agli occhi il classico argine all’italiana. La classica cialtronata miope tipica del nostro paesino piccino e provincialotto che liberalizza solo quando non sfiora baronati, amici e amici degli amici di chi fa le leggi. O, in alternativa, è semplicemente guidato da gente troppo “disattenta” per guardare oltre il proprio naso. In pratica, se volete assumere un lavoratore definito come “grande esperto nel settore dell’innovazione digitale” e godere dei benefici sul credito d’imposta previsti dalla nuova normativa, questo dipendente deve necessariamente essere laureato e non solo. Deve avere una laurea in discipline “scientifiche”. Altrimenti, per questi signori che evidentemente vivono in un mondo parallelo, il tizio in questione non potrà mai essere considerato esperto in qualcosa o potenziale innovatore. A quel punto ho chiesto:”Ma quindi io un Bill Gates o un Mark Zuckenberg, giusto per citare due dei più grandi innovatori digitali della nostra epoca, non potrei assumerli e godere delle agevolazioni fiscali, visto che questi due non sono laureati? E non potrei assumere un mio collega startupper laureato in Filosofia o in Scienze Politiche, ad esempio, anche se ha già fondato 3 start up di successo? E nemmeno me stesso, visto che pure io ho una formazione umanistica essendo giornalista professionista? Cioè chi non è laureato in Economia o in Biologia per voi non può innovare o essere esperto in qualche settore imprenditoriale?”. Risposta imbarazzante:”No, al momento no”.

Complimentoni vivissimi. Certo che sappiamo guardare proprio in lungo ed in largo quando si tratta di proporre qualcosa di nuovo e libero.

Germano Milite | you-ng.it