Giovanni Cafaro è diventato famoso in Italia, e anche all’estero, per aver inventato la professione di Codista. La storia la sapete già e l’avrete sentita mille volte, in questo articolo voglio disaminare l’approccio metodologico con cui il buon Giovanni si è re-inventato.
Per farlo useremo 2 strumenti visuali: il Lean Model Canvas e l’Empaty Map.
Con il primo mettiamo a fuoco il modello, con il secondo rappresentiamo i target. codista-business-model Il problema

Quello che ha fiutato il nostro codista era il fatto che le persone normalmente non vogliono fare la fila presso gli sportelli di banche, posta, inps e altri posti infernali simili. Gli svantaggi sono molti:

  • dover andare nelle ore libere dal lavoro, quindi nelle ore di punta con le code peggiori
  • dover chiedere ore di permesso per andare a sbrigare la commissione burocratica, quindi rimetterci anche soldi in busta paga – nel caso delle aziende
  • sprecare ore uomo che potrebbero essere impiegate per generare profitto

La soluzione

Delegare la fila ad un’altra persona che viene direttamente a casa mia a prendere tutte le scartofie di turno e mi sbriga la faccenda in posta.

Unique Value Proposition

Il nostro Giovanni è il primo della sua specie, quindi, al momento è l’unico ad offrire questo peculiare servizio. La value proposition è abbastanza chiara: toglie la seccatura di fare la coda, si risparmia tempo.

Unfair Advantage

L’inaspettato vantaggio “poco carino” (scusate l’adattamento fantasioso di unfair) è dato dall’eco mediatico che gira attorno al caso: dal Corriere a Magalli, fino ad arrivare al Financial Times, il codista è diventata la tipica viral news che ha i suoi 15 milioni di presenze sulle bacheche di tutte. Questo implica che il suo brand è più forte e comincia a creare leads automaticamente, all’inizio lui si è stampato 5000 volantini, ora lo cercano su internet e lo chiamano. Nonostante sia un servizio facilmente replicabile, il brand è tale che riesce a combattere sia la concorrenza privata che si presenti con un prezzo più aggressivo, sia più in genere al processo di Commoditization che può avvenire in modo fin troppo semplice. Il brand infatti funziona con la dinamica del bollino “As seen on TV!”: mi fido a dare in mano i miei documenti a questo simpatico ragazzotto dal momento che l’ho visto ospite in Rai.

Target empaty-map Abbiamo 2 segmenti: privato e aziendale.
Il privato delega perché non ha tempo oppure la sofferenza della fila vale 10 euro, l’azienda invece preferisce far fare qualcosa di più produttivo ad una persona che gli costa ben di più di 10 euro all’ora.

Strategie di espansione per il futuro

Il codista punta ad aprire un’agenzia e non ha tutti i torti: già adesso probabilmente riesce a rendere un viaggio alle poste 2-3-N volte reddittizio, ragionevolmente nell’arco di una fila riesce a sbrigare più di una commissione, quindi in potenza il guadagno orario diventa superiore al fee orario per singolo cliente. Una volta ottimizzati i flussi di lavoro, Giovanni si circonderà di codisti assegnando loro i diversi step del processo: uno potrebbe essere incaricato di fare il giro di raccolta presso i clienti, uno poterà tutti i documenti per l’INPS, un altro sarà addetto alla posta e così via. Abbiamo quindi un business scalare che si apre ad ottime prospettive grazie dallo spin iniziale dato dalla naturale viralità della storia del nostro codista. Oltre tutto si presta ad un buon numero di diversificazioni: nella stessa proporzione con cui vari clienti hanno già chiesto a Giovanni di occuparsi di cose diverse, analogamente il plotone di codisti potrebbe assolvere a mansioni diverse. In sostanza basterà lanciare un’iniziativa via web che proponga un nuovo servizio e di lì in poi si genereranno nuove possibilità di lavoro.

Come possiamo prendere esempio dal Codista?

  1. Individuato un problema a cui nessuno abbia già pensato. Prendete in esame un particolare aspetto, un dettaglio di una attività più grande, fate mente locale ai favori che fate o vedete fare e provate a pensare se qualcuno .
  2. Mettete insieme una serie di routine ottimizzate per fare quella tal cosa.
  3. Stampate dei volantini e distribuiteli in punti dove le persone interessate possano trovarli (oppure trovate qualche modo non invasivo per contattarli, per esempio usando i social network)