Guy kawasaky dopo averci insegnato l’arte di partire, rimane sullo stesso registro e ci insegna anche quella dei social media.
The art of social media, scritto a quattro mani con Peg Fitzpatrick, è una guida all’utilizzo dei social che non si perde in disquisizioni sociologiche complesse: è un treno che parte per diretissima con i suoi 122 vagoni* di praticità su come usare i social per avere una presenza online efficace e con ogni cosa al suo posto.
Si parla di cose strettamente pratiche, come per esempio impostare bio, avatar e quantaltro, fino ad arrivare a a questioni più “mentali” come il gestire i troll.
La costante rimane l’incisività: ogni questione ha un tot di capitoletti che risolvono i punti cardine della stessa per consentire al lettore di passare al prossimo tema.

I consigli dati su questo libro vanno bene sia se stiamo curando il nostro personal branding, sia se ci troviamo nella situazione di dover gestire l’immagine di un’azienda sui social.

Mostruosamente utile l’indice di tutti tool online che vengono citati durante il libro: in un colpo solo abbiamo tutti in fila quei classici tool per semplificarci la gestione dei social;
una risorsa comoda anche per coloro che già hanno un account ovunque, c’è sempre quel sito di cui non eravamo ancora a conoscenza che potrebbe allegeririci la faticosa vita social.

A chi è consigliato questo libro

è un ottima base per chi vuole ottenere risultati subito senza approfondire massimi sistemi vari ed eventuali.
Se avete bisogno di un respiro più ampio, vi conviene affiancare The art of social media a Fai di te stessso un brand di Riccardo Scandellari, se state pensato al vostro persona branding, oppure Strategia digitale di Laurita Giuliana e Roberto Venturini e se si tratta di un contesto aziendale.

(*) mi riferisco ai capitoletti di cui è composto il libro.