Nei giorni scorsi mi è capitato di partecipare alla conferenza stampa di Ex Machina.
Ex Machina è uno startup contest patrocinato da Porsche e Hfarm. Nella cornice bucolica dell’incubatore trevigiano 30 Startup hanno portato avanti i loro progetti.

Questi sono sono i team arrivati alle finali.

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Alla fine hanno vinto “I soci” con il loro progetto di Monitor dalle forme inusuali e i molteplici interfacciamenti.
Questo contest è un segnale molto interessante: se in Italia il mondo delle startup venisse alimentato da capitali provenienti da altre industry tradizionali, potrebbe essere un’ottima spinta all’intero ecosistema italiano.
Magari sarebbe bello, e forse anche un po’ obbligatorio (evoluzionisticamente parlando), che ci fosse un moltiplicarsi di eventi simili: le idee delle startup non sempre sono visioni B2C che non si sa bene dove possano andare, ci sono molti casi che possono trovare una applicazione concreta e immediata al B2B.
Particolarmente appassionante il momento in cui si disquisiva di ipotesi di finanziamenti pubblici e la risposta è stata: “preferiamo arrangiarci senza aspettare la manna dal cielo”. Chi ha proferito queste parole non era Porsche, bensì una piccola startup. Piccola e agguerrita.
Il clima della conferenza è senz’altro un buon auspicio, speriamo che questo trend si allarghi anche ad altre realtà.