Oggi ho sequestrato il fondatore di Traslochino per fargli 5 domande sulla sua startup
Come siete nati?
Ciao sono Davide De Luca nato a Benevento e trasferito a Roma per studiare dopo il diploma. Sono un grafico specializzato allo IED di Roma.
Nel gennaio del 2013 sono ritornato a Benevento, la mia città natale, dove ho fondato la mia prima startup ed è stato li che ho maturato tanta esperienza diretta sul campo. A gennaio del 2015 decisi di ritornare a Roma dopo aver vinto lo “StartupWeekend Roma” e dopo aver passato le selezioni per “InnovAction Lab”, dove insieme ai miei attuali soci, Roberto e Riccardo, abbiamo dato inizio al progetto Traslochino. Siamo stati seguiti per tutto il percorso da Augusto Coppola e Roberto Magnifico di Luiss Enlabs (l’acceleratore di LVenture Group).
Siamo tre soci fondatori. Oltre me, COO e grafico, ci sono: Roberto Dell’Ariccia, il CEO. Ha 35 anni, è laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni all’Università La Sapienza di Roma ed ha 10 di esperienza nell’industria aerospazio e difesa e con un MBA in Ingegneria Gestionale all’Università di Roma Tor Vergata. A fine 2014 ha deciso di prendersi una pausa dal suo lavoro per partecipare ad InnovAction Lab e provare a mettersi alla prova nel mondo delle startup. L’altro socio fondatore è Riccardo Berti, CTO di 43 anni, da sempre appassionato di scienza, tecnologia e programmazione. Laureato in Fisica, ha fatto il programmatore di mestiere per quasi 15 anni. Ha lavorato in vari progetti, arrivando a conoscere numerose tecnologie e diversi linguaggi di programmazione, trovando particolarmente interessanti gli ambienti Unix e le tecnologie open source. Da qualche anno è in prestito al Project Management, ma ancora oggi continua a sfogare le sue frustrazioni impegnandosi (di notte) nello sviluppo di software.
Qual’è il vostro modello di business?
La piattaforma mette in contatto persone che devono traslocare con altre persone che vogliono aiutarle in cambio di un compenso. Per ogni richiesta che riceviamo cerchiamo di ottenere tutte le informazioni necessarie per ottimizzare i tempi e consigliare sempre la persona più adatta alle esigenze. Una volta completato il trasloco è previsto un feedback reciproco per cliente e traslocatore. I feedback poi saranno visibili sui rispettivi profili e serviranno a guidare la scelta di clienti e traslocatori per i successivi traslochi.
Il prezzo viene deciso indipendente dalle persone che accettano di voler candidarsi per il lavoro, noi prendiamo una percentuale fissa sul loro prezzo.
Come sta andando?
Dalla nascita di questo progetto abbiamo ricevuto subito molto interesse, non solo per l’idea ma anche per il team che si è dimostrato in grado di mettere in campo capacità di execution in brevissimo tempo e con pochissime risorse. Traslochino è una realtà giovanissima ma, possiamo dire di aver avuto un notevole riscontro sul mercato, collezionando in pochissimi giorni oltre 100 candidature per lavorare solo su Roma che ci hanno permesso di creare subito un database con cui gestire le richieste di piccoli traslochi.
Attualmente siamo attivi solo su Roma perchè ci stiamo concentrando su un mercato che conosciamo bene e che ci permette di migliorare direttamente e quotidianamente. Per ora non abbiamo mai ricevuto nessun tipo di minaccia, ma anzi ci arrivano sempre più richieste di persone che vogliono lavorare con noi.
Dopo di che abbiamo già individuato altre città dove espanderci per affermare il servizio a livello italiano molto presto.
Quante minacce di morte avete ricevuto dalle altre aziende?
Per noi la sharing economy è non solo il presente ma anche il futuro, perché ormai è un meccanismo che sta entrando nella mentalità della gente. Uber e AirBnB ne sono la testimonianza. Ci piace pensare che stiamo contribuendo per far capire che ci sono tante possibilità di fare azienda e i numeri ce lo stanno dimostrando.
Cosa consigliate agli startupper?
Personalmente vorrei dire a tutti quelli che hanno una bellissima idea di controllare sempre se esiste già qualcun altro che sta risolvendo nello stesso modo o in altri il problema che loro stessi vorrebbero risolvere, perché come molti non sanno i veri competitor non sono solo le aziende che fanno una cosa molto simile alla tua, ma anche quelle che soddisfano il bisogno per cui state cercando una soluzione alternativa. Agli startupper che hanno tanta voglia di fare posso dirvi di trovare subito persone che siano interessate ad aiutarvi, perché ricordate che i team fanno la vera forza e non la semplice, seppure geniale, idea. Non arrendetevi mai, continuate a studiare e credeteci fino in fondo in quello che fate, solo così potrete davvero raccogliere dei risultati concreti.