Lexdo.it è una bella startup che si occupa di generare contratti online per le piccole cose più comuni.
Essendo nuova e interessante ho pensato di rompere le scatole al team con le mie assillanti domande.

Cominciamo subito dalla domanda più problematica:
“Uber sta ai tassisti come Lexdo.it sta agli avvocati”?
Vi hanno già mandato minacce di morte?

Assolutamente nessuna minaccia di morte! Anzi! Il nostro servizio non è pensato per chi dall’avvocato già va, ma per chi NON va e non andrà mai da un avvocato. Stiamo sviluppando un mercato che al momento non è servito da nessuno.
Uno dei nostri obiettivi è anche quello di far capire alle persone che il sistema legale non è un ostacolo e un costo, ma uno strumento e un opportunità. Abbassiamo le barriere all’ingresso per far si che la legge sia veramente per tutti.
Ok adesso faccio la domanda classica che doveva essere al posto della precedente: com’è nato il progetto?
Mi sono sempre occupato di software e ho studiato ingegneria gestionale al Politecnico di Milano. L’idea mi è venuta mentre lavoravo nel settore della consulenza a Londra. Avevamo spesso bisogno di documenti legali vari ma non c’era mai il tempo per consultare un avvocato. Ho iniziato a pensare a un modo migliore per avere in pochi minuti contratti personalizzati e sempre a norma di legge ed ho pensato all’idea alla base di LexDo.it.
Fin da subito abbiamo creduto nell’idea. Molti di noi avevano avuto esperienze con startup precedenti in Italia e sapevamo che questa era una necessità reale.
Che ipotesi avete sul product developement? Oltre ad stendere la gamma di contratti, state pensando a qualcos’altro?
Vorremmo offrire dei pacchetti mensili che permettano ai nostri utenti di scaricare tutti i contratti che desiderano senza limiti. Abbiamo molti clienti (un esempio sono le agenzie immobiliari) che hanno bisogno di creare ogni giorno molti contratti. In genere hanno dei modelli ma ogni volta il contratto deve essere modificato manualmente per la situazione specifica. Con un pacchetto “LexDo.it unlimited” potrebbero generare contratti sempre a norma di legge e personalizzati per la situazione specifica risparmiando tempo e diventando più efficienti.
E con l’aumentare della nostra gamma di contratti un pacchetto del genere diventerà la soluzione per piccoli business e startup, che potranno pagare una piccola somma mensile per avere sempre a disposizione il documento giusto al momento giusto.
A differenza di molti altri progetti che si vedono in giro, questo è decisamente più concreto;
il business model è riassumibile in:
Risolviamo il problema in modo semplice e diretto, ti chiediamo un soldino a fronte del servizio. Stop.
Niente profilazioni complesse, niente partnership con attori esterni, tutto molto “what you see is what you get”
Il vostro business model ha per caso in serbo delle evoluzioni in futuro?
La gente percepisce il mondo legale come opaco, con costi nascosti e processi poco chiari. Noi abbiamo sempre avuto come obiettivo quello di offrire un servizio WYSIWYG, ribaltando l’opinione comune del mondo legale.
Non abbiamo intenzione di cambiare in questo, ma continueremo a offrire sempre di più e a estendere il nostro modello. Siamo solo all’inizio!

Ultima domanda: un modulino per le liberatorie fotografiche non ce lo vogliamo mettere?
Pensate a tutti gli aspiranti fotografi che si sono accorti che non esiste solo instagram…
Carichiamo regolarmente nuovi modelli e ci è utilissimo sentire cosa può essere utile ai nostri clienti. I messaggi degli utenti sono il nostro primo elemento per scegliere quali contratti caricare sul sito, e nella lista prodotti abbiamo sempre alcuni contratti “coming soon” che gli utenti possono votare per farci capire quali sono i più richiesti.
Il mondo degli artisti (fotografi, musicisti etc.) è per noi ancora inesplorato. Non sei il primo a chiederci una liberatoria fatta bene! Ci stiamo lavorando!