Progettare, forse sognare

Quando dobbiamo progettare qualcosa, lo esprimiamo a parole.

Le parole ci consentono di fare ragionamenti di una certa complessità, e di norma ci danno la possibilità lanciarci in voli pindarici per creare le cose più complesse.

Tutto quello che ci frulla per la testa è meraviglioso, ma a un certo punto il peso dell’impalcatura ci fa collassare il cervello: fra sistemi, sovrasistemi, sottosistemi è facilissimo perdere il focus e finire in un labirinto infernale senza uscita.

Per mettere in ordine le cose è necessario visualizzarle, per visualizzarle abbiamo carta e penna ma spess queste non bastano: serve mettere ordine nello smontare le cose dalla nostra testa per poter trasporre il tutto su carta.

E qui arriva il Design Thinking.

L’innovazione in azienda ha bisogno di progettualità, sia nella stesura del progetto, sia nell’indagine preliminare per l’interpretazione dell’informazione.

Questo testo aiuta a pensare alle varie situazioni, farsi le domande giuste, cercare la risposte con metodo, prendere in esame la situazione da punti di vista diversi, smontare un quello che abbiamo sott’occhio tutti i giorni…cose che vediamo ma molto spesso non osserviamo.

Il libro si presta sia alle situazioni in cui dobbiamo creare da zero, sia quando dobbiamo intervenire in una realtà pre-esistente, quindi è indicato sia per le startup in cerca di una bussola, sia per le enterprise che devono ripensare il prodotto e/o sé stesse.

Tool, Framework, ecc…

Questi sono alcuni strumenti che vengono spiegati

  • canvas hook
  • framework jobs to-be-done
  • utente futuro
  • mappa completa dell’empatia
  • Eseguire AEIOU
  • Verificare supposizioni critiche
  • Includere empatia nella progettazione UX
  • Costruire viste a 360
  • Usare la matrice 3 x 3 e la margherita

ma tenete conto che sono una minima percentuale di tutti gli approfondimenti che troverete nel libro (per quelli vi rimando all’indice).

Per chi è questo libro

È un libro che consiglierei a chiunque debba occuparsi di progettazione: la disciplina del design thiniking può essere utilizzata sia per farsi capire fra colleghi di una medesima specie (il tipico brainstorming fra marketers), sia quando bisogna mettere in comunicazione specie diverse (marketers e programmatori per esempio).

Va però preso in considerazione il fatto che il libro, dato il livello di approfondimento della materia, è più pensato per coloro che vogliono diventare facilitatori, piuttosto che per lo staff interno dell’azienda, questo naturalmente non significa che i più temerari possano cimentarsi con questo testo per riportare ordine fra le idee in azienda.

Info

Titolo: MANUALE DI DESIGN THINKING

Autori: Larry Leifer, Michael Lewrick, Patrick Link

Editore: Edizioni LSWR

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Indice

  1. CAPIRE
    IL DESIGN THINKING 13
    1.1 Quali bisogni sono affrontati nel manuale? 14
    1.2 Perché la consapevolezza del processo è essenziale? 36
    1.3 Ottenere una buona dichiarazione del problema 50
    1.5 Costruire empatia con l’utente 72
    1.6 Come trovare il focus giusto 80
    1.7 Come generare idee 90
    1.8 Strutturare e scegliere le idee 98
    1.9 Come creare un buon prototipo 108
    1.10 Come testare in modo efficiente 118
  2. PROGETTARE
    IL FUTURO 211
    3.1 Perché il systems thinking aiuta a capire la complessità 212
    3.2 Come applicare il pensiero del modello di business snello 224
    3.4 Come portarlo a casa 254
    3.5 Perché alcuni criteri progettuali cambieranno nel paradigma digitale 266
    3.6 Come avviare la trasformazione digitale 278
    3.7 Come l’intelligenza artificiale crea un’esperienza cliente personalizzata 292
    3.8 Come unire design thinking e analisi dei dati per spronare l’agilità 302
  3. TRASFORMARE
    ORGANIZZAZIONI 131
    2.1 Come progettare spazi e ambienti creativi 132
    2.2 Quali sono i vantaggi dei team interdisciplinari? 144
    2.3 Come visualizzare idee e storie 158
    2.4 Come progettare una buona storia 168
    2.5 Come innescare un cambiamento in qualità di facilitatore 180
    2.6 Come preparare l’organizzazione a una nuova forma mentis 190
    2.7 Perché la strategic foresight diviene una capacità chiave 198