Linkedin nei mesi scorsi si è rinnovato, aggiungendo varie possibilità per rendere attraente il vostro curriculum online. Vediamo come sfruttare queste caratteristiche per risultare interessanti.

Ricapitoliamo i tipi di box:
  • riepilogo: praticamente la vostra cover letter
  • esperienza: un lavoro che avete svolto
  • formazione: i vostri titoli di studio
  • lingue: competenze linguistiche
  • competenze ed esperienze: l’elenco completo delle mille cose che sapete fare
  • progetti: è una voce generica dove potrete farci entrare le cose più svariate, vedete nel vostro caso specifico cosa risulta coerente indicare per aumentare la vostra reputazione
  • pubblicazioni: parcheggiate qui i vostri paper/articoli/libri
  • riconoscimenti: se avete vinto l’oscar, mettetelo qui
  • votazione esame: gli accademici useranno questo strumento per i loro traguardi più rilevanti
  • cause: la vostra attività di volontariato
  • brevetti: se avete inventato l’acqua calda, mettete qua il riferimento al numero di patent
  • certificazioni: inserite qui il vostro attestato di tester alla Ondaflex.
Vediamo le caratteristiche che sono state aggiunte ai box:
  1. L’iconcina con le 2 freccine ci consente di spostare un box più in alto o in basso
  2. il quadratino ci consente di aggiungere file o link, ogni oggetto avrà una thumbnail con una allegra decalcomania.

linkedin

Ordinare i box del profilo

A seconda dei casi consideriamo con cura l’ordine con cui vogliamo far comparire le voci.
  • Un accademico* darà chiaramente la precedenza ai box studiati apposta per lui, verosimilmente un ordine tipo:
    riepilogo, formazione, votazioni esame, progetti e infine l’excursus di atenei/centri di ricerca che ha frequentato.
    Con il riepilogo darà una traccia del tipo di ricerca di cui si occupa, con le altre voci documenterà i dettagli di progetti di ricerca e quant’altro.
  • Se invece siamo dei self made man che nella vita han fatto 100 cose, ma tutte senza la benedizione della laurea, possiamo optare per mettere le competenze prima dell’elenco delle esperienze e relegare in calce il nostro diplomino preso un attimo prima di salpare su una barca battente bandiera liberiana.

(*) Gli accademici comunque preferiranno academia.edu

Come vedete possiamo rifarci alle logiche di cui ho fatto varie digressioni sui miei articoli dedicati al cv.

Decoriamo le nostre esperienze.

La feature “aggiungi link/media” ci consente di fare cose molto interessanti.
Innanzitutto teniamo presente che man mano che aggiungiamo link o media il sistema dispone automaticamente nel seguente modo: 2 oggetti per la prima riga, 3 per le successive.
Linkare pagine web, pdf, immagini o qualsivoglia documento, è un’ottima occasione per spiegare in modo approfondito cosa abbiamo fatto durante quel periodo lavorativo.
Per evitare di far diventare il nostro cv un carro del carnevale di Rio, ci conviene tenere al massimo 5 item per posizione lavorativa; magari adornate solo le 2 – 3 posizioni più importanti.
Le immagini di anteprima sono carine, tenete però conto però che il sistema pesca automaticamente l’immagine dalla pagina linkata, non è purtroppo editabile a posteriori come i pin di Pinterest.

Competenze

Linkedin consente di stilare una lista delle vostre abilità e da’ la possibilità ai vostri contatti di confermarle.

Si tratta di una forma minore di endorsrment rispetto alla raccomandazione ma nel contempo molto utile per far vedere che non vi state inventando le cose.
Pur non essendo obbligatoriamente significativi, i +1 che riceverete sulle vostre skill fanno sempre un bel vedere, se non ne avete molti non è un problema: un esaminatore che conosca le dinamiche di Linkedin ha presente che profili con pochi contatti non intercettano molti click.

Raccomandazioni

Analogamente alle competenze, evitate di fare i furbi: rischiate di fare una brutta figura voi e chi si è finto vostro collega quando in realtà è il vostro compagno di merenda in prima media.
Il trucco per avere delle raccomandazioni vere è semplicissimo: cominciate voi a raccomandare gli altri, la buona educazione farà il resto.