In quest’era di casual gaming succede: esce un gioco in sé tecnicamente semplice che però piace, coinvolge e diverte.
L’assuefazione scatta e come tutte le droghe che si rispettino, anche questi giochi hanno i loro tossico-dipendenti.
È il caso di Flappy Bird: un giochino che mescola la dinamica del Nyan Cat con i tubi rubati a Supermario Bros.
Capita però che i tubi non erano l’unica cosa presa in prestito: un’azienda concorrente si è leggermente incazzata visto che il gioco clona in toto uno dei suoi titoli.
E così, l’autore di Flappy Bird ha dato il triste annuncio che di lì a qualche giorno il titolo sarebbe  stato ritirato da iTunes e Google Play.

Fin qua, nulla di nuovo sotto il sole, il divertente viene poco dopo.

Un tizio ha la brillante idea di vendere su ebay il suo telefono che conteneva l’app sperando di farci qualche soldo.
Il prezzo di partenza era 650$ ora è arrivato a 99.900$.

Il bello è che pare che non sia un caso isolato

“2,634 results for flappy bird iphone”

Da questa storia che insegnamento business model possiamo trarne?

  1. Acquistare un telefono di corrente generazione modello base
  2. Creare un account itunes / play solo per quel telefono
  3. Collegarlo ad una carta di credito ricaricabile
  4. oppure jailbreakare il telefono
  5. Installare regolarmente i giochi in top ten
  6. Attendere che accada un ritiro come quello di Flappy Bird
  7. Mettere su ebay il telefono
  8. Profit!

Il gioco medio ha un costo che varia dagli 89 cent ai 3 – 4 euro, quindi:

  • fra i 400 e i 700 euro di telefono
  • acquistare approssimativamente 200 – 300€ di giochi

Un investimento complessivo attorno ai 1000 euro può arrivare ad una marginalità fra il 1500% e il 90.000%

Update: qui trovate la cronistoria di quanto è successo, pare non si tratti della causa che ho citato all’inizio del post.

Qui c’è un interessante video che spiega le dinamiche di assuefazione di flappy birds

e qui una comoda infografica

flappy-bird-infographic