In questa puntata parliamo di che fogli e lettere usare per fare il vostro curriculum
Il termine “formato” si può intendere in due sensi: estensione del file e dimensione del foglio.
Partiamo dal formato di file.
Potete usare i seguenti programmi: Microsoft Word, Open Office, Google Doc, ecc…
I più audaci useranno Illustrator ma noi rimaniamo nell’ambito delle cose terrene.
L’importante è che quando avrete finito di scrivere il cv voi lo possiate esportare in PDF.
Il PDF è il formato in assoluto più indicato; attenzione però a come salvate:
– evitate di proteggere dalla stampa il documento:
è un opzione che di default è ovviamente disattivata, fate attenzione se, per qualche ragione, l’avete impostata nel preset che state usando;
– evitate di fare un’unica immagine a meno che sappiate salvarla a un peso ragionevole (ampiamente sotto il megabyte); quindi attenzione se state facendo un coloratissimo cv con Photoshop;
– lasciate che il testo sia selezionabile per il copia-incolla, a meno che non abbiate ragioni precise per fare diversamente; in quel caso proteggetelo anche dalla stampa.
In alcuni casi vi chiederanno il cv in formato editabile, di solito sono head hunter di vario tipo che fanno bodyrental.
Il formato di stampa da tenere è rigorosamente A4 in verticale, quello orizzontale è riservato solo a chi sa quello che sta facendo: a meno che non siate dei designer, lasciate stare i giocattoli dei bambini più grandi.
Si potrebbe aprire una parentesi su quanto in realtà il formato A4 verticale sia obsoleto, considerato il fatto che in realtà i cv nascono e muoiono dentro il monitor.
Temo però che esistano assassini di alberi che premono il pulsante stampa per portare da un ufficio all’altro i cv, specie nei posti molto burocratici.
Mi auguro che la crisi li abbia spinti a risparmiare sulla carta.
In realtà mi auguro che questi posti siano falliti e non possano ricevere i cv, ma questo è un altro discorso…
A mio avviso, chi vuole rischiare può approfondire il formato digitale; direi di rimanere dentro al
1024 x 768 pixel:
dimensione che viene gestita da tutti i monitor di questa terra.
Vale il discorso sopra citato: se non siete/avete un designer, lasciate perdere.
Font
Il carattere è una questione di carattere.
NON sbizzarritevi a cercare font spettacolari per il vostro cv, a meno che non abbiate studiato grafica.
Sull’argomento tipografia si potrebbe aprire un dibattito che durerebbe ore; limitiamoci a qualche osservazione sui font più comuni.
Times new roman: è uno dei più belli tipograficamente parlando, sfortunatamente il fatto di essere il font di default l’ha condannato a essere il “carattere dell’uomo qualsiasi”.
Oggettivamente nessuno vi scarterebbe in base all’uso del Times, quindi se volete rimanere sul classico, potete farlo senza problemi.
Courrier new: è una scelta che può trasmettere un senso di retrò, può lasciare una sensazione un po’ strana. Personalmente un cv in courier mi ricorderebbe la cartella clinica di un ospedale psichiatrico anni 40 ma non tutti vivono dentro un survival horror, quindi non badatemi.
Arial: questo è un carattere bastoni di quelli che vanno bene in ogni caso.
Trasmette la sensazione di una persona tranquilla e seria.
In pratica risulterete il cugino di quello che ha fatto il cv in Times.
Georgia: non sono molto obbiettivo su questo carattere visto che lo adoro.
In genere può essere una valida alternativa al Times.
Se volete sembrare dei signori educati e distinti è il vostro font.
Trebuchet: questo bastoni a mio avviso è simpatico, dinamico e moderno; un po’ come il ragazzone che si rade con il Gillette prima di andare di scatto in ufficio.
Helvetica: se siete grafici lo userete, non mi dilungo. Questo articolo è per persone normali, non per squinternati che sfornano infografiche elefantiache per indicare le loro competenze.
Trajan pro: è indicato solo per il titolo, se lo usate per il nome vuol dire che avete un ego titanico.
Spiegazione: questo carattere è usato per i titoli di film, in particolar modo in quelli epici.
Anche se dentro di voi vi sentite Thor, cercate di trattenervi.
Comic Sans: da giammai usarsi a meno che non stiate scrivendo a Moira Orfei per farvi assumere come clown. Si tratta di un carattere progettato per scrivere testi umoristici o infantili, quindi non è il vostro caso.