Prendiamo in esame il caso in cui abbiate lavorato in settori diversi.
Nel suo caso il criterio era “selettivo – esclusivo”
Ovvero quello che metteva su primo cv non veniva messo sul secondo e viceversa.
Nel suo caso specifico era perfettamente logico considerato che i due ambiti erano molto distanti fra loro.
In altre eventualità ci potremo trovare in un caso opposto: mettere tutte i lavori che abbiamo fatto gioca a nostro favore.Mi é capitato un cv con i lavori in ordine cronologico tutti mescolati insieme.
I lavori erano in due settori distinti:
secondario e terziario.In questo caso ho optato per la seguente scaletta:
1) anagrafica
2) formazione
3) esperienze lavorative – terziario
4) esperienze lavorative – secondario
In sostanza siamo rimasti su una linea più classica con l’anagrafica e la formazione all’inizio perché il target non è abituato alle variazioni sul tema come i casi precedenti esempi del settore di design ecc..
L’unica variazione é stata la razionalizzazione dei contenuti nei due insiemi.
Se necessario possiamo ricavare un secondo cv semplicemente invertendo i due blocchi.
Il selezionatore, quale che sia il suo settore, vedrà le esperienze contigue all’interesse dell’azienda ed in un secondo momento, leggendo l’ultimo blocco, trarrà la conferma che il candidato è una persona che non se ne sta con le mani in mano.